Alberto Gagnarli nasce a Firenze nel periodo bellico (nel secondo periodo bellico...). Rischia di morire sotto un bombardamento, ma nonostante tutto ce la fa. Trascorre una infanzia triste nella triste Italia degli anni '50, mentre la gioventù passa giocando a pallone o a flipper, permettendogli così di conseguire prestigiosi traguardi, al contrario di quello che accadeva negli studi. Improvvisamente, per vocazione divina, inizia ad occuparsi di teatro con ottimi risultati.
Fondamentali per la sua crescita artistica la collaborazione con Franco Enriquez, (con la famosa “Compagnia dei Quattro”) e con Aldo Trionfo. Dopo queste esperienze cammina con le proprie gambe e inizia a lavorare in Teatri Stabili e Compagnie private. Dopo molte e gratificanti esperienze teatrali decide di dedicarsi anche alla regia televisiva, iniziando una proficua collaborazione con VideoMusic e con l'emittente europea Superchannel (Londra). Attualmente, nella sua casa in campagna, tra gli olivi, lontano dal “rumore” delle città, pensa molto e non si stanca di proporre i suoi progetti.
Con Simonetta Potolicchio fonda “Il Teatro della Sorpresa” che , oltre alla sua consueta attività didattica, in questi anni ha prodotto una serie di spettacoli, tra cui ricordiamo “Le nuvole tornano a casa” di Laura Forti, “Liquido Pub” di Roberto Riviello, “Una pericolosa infezione...”, “L'antro di Merlino” e “L’ora del tè“ di Marco Badi con le musiche di Paolo Casa . Al centro della proposta culturale de “Il Teatro della Sorpresa" troviamo la drammaturgia italiana contemporanea, con la ricerca e la produzione di testi di giovani autori e la creazione di spettacoli che sappiano affrontare tematiche attuali, sia sociali che individuali, talvolta anche molto dure, ma che, comunque, puntino sempre al coinvolgimento emotivo ed intellettuale dello spettatore. “Il Teatro della Sorpresa” è stato segnalato dal progetto regionale toscano “Il debutto di Amleto”.